Impianto Idroelettrico di Karakaya sul fiume Eufrate

L’espansione all’estero e i riconoscimenti internazionali



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Realizzato per il Dipartimento dell’Energia Turco, per lo sfruttamento e la regolazione delle piene dell’alto corso dell’Eufrate, l’impianto è una delle opere ingegneristiche più significative del suo tempo. Entrata in funzione nel 1988, la diga, in calcestruzzo del tipo ad arco, è alta 173 metri e lunga 462 metri con uno spessore massimo di base di 52 metri, minimo in coronamento di 10 metri, un volume di 2.000.000 di metri cubi e una potenza indotta di 1800 MW. L’arco di sbarramento presenta uno sfioratore con dieci luci controllate da paratoie verticali, lo scivolo passa sopra il tetto della centrale posta ai piedi della diga, e termina con un salto nell’acqua nel sottostante lago determinato dalla diga di Ataturk.
L’opera, realizzata nella provincia di Diyarbakir, antico avamposto romano del massiccio montuoso del Taurus, in un sito difficile posto a 650 metri di altutidine e lontano dai centri abitati, ha comportato un’organizzazione logistica di grande efficienza con la realizzazione di oltre 20 km di strade per la viabilità di cantiere, e due villaggi per i 2500 lavoratori locali e per i 500 espatriati, per un totale di circa 200 fabbricati, tra residenze, scuole, biblioteche, ospedali, impianti sportivi. Nel 1989, per la realizzazione della diga di Karakaya, l’impresa ha ricevuto l’Ingersoll-Rand Italia, prestigioso riconoscimento internazionale per le grandi costruzioni nel mondo.

  •    Durata lavori:

    1980-1981

  •    Committente:

    Dipartimento dell’Energia Turco

  •    Luogo:

    Turchia

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